I Monti Mai

San Mango Piemonte, Castiglione del Genovesi, San Cipriano Picentino, Giffoni sei Casali

Comune di San Mango Piemonte

COME ARRIVARE:
IN AUTO: Dopo essere usciti a Pontecagnano (dalla Salerno-Reggio Calabria), seguire le indicazioni per San Mango Piemonte. Dal capoluogo arrivare nella piazza di Fratte e salire per la strada che conduce alle frazioni alte. Si passa prima per Materno, poi per Ogliara e quindi si arriva a San Mango. Da Fratte sono circa 10 chilometri.
IN AUTOBUS: è collegata a Salerno tramite autolinee SITA.
IN TRENO: La stazione FS più vicina è quella di Battipaglia, a circa 10 km.
COSA VISITARE:
Testimoni dell’illustre passato di San Mango, le chiese più significative del paese sono tre. La più antica è quella di San Matteo ad Offiano, l’attuale Sordina, che risale alla fine del X secolo. A In questa chiesa sono da ammirare il bellissimo portale e il campanile, più volte ristrutturato. Fu fondata invece nel 1080 la chiesa di Santa Maria ad Curtim. In questo edificio si conservano numerose tele antiche e il reliquiarium di San Magno. Risale al 1138 la chiesa di San Nicola de Pedemonte. Voluta dal monaco Madelmo, la costruzione è arricchita da uno splendido altare in marmo, opera dello scultore Matteo Bottigliero. Dell’altare principale resta oggi ben poco a causa dei continui furti che ne hanno fatto perdere irrimediabilmente la sua fisionomia artistica. In compenso, molti gli altari gentilizi che si trovano nella chiesa. Una visita poi è d’obbligo alla cappella di San Magno, realizzata nel 1839, presso l’ex palazzo Spirito, oggi Fortunato: da vedere il quadro che sovrasta l’altare principale che ritrae il santo benedicente e sulla sinistra il volto di Francesco Spirito che lo commissionò. Infine, l’Eremo, una chiesa grotta costruita secondo tradizione intorno al 1000 per ricordare la presenza di San Magno, vescovo di Trani, che vi si fermò durante il suo pellegrinaggio a Roma. Secondo la tradizione, il santo apparve poi in sogno ai fedeli indicando il luogo dove erigere la chiesa e proponendosi come protettore. Sull’altare c’è un affresco del 1542 con il santo benedicente che vale la pena di visitare. A dare lustro a San Mango contribuisce anche il Castello Merola. Costruito sul monte San Magno, era una struttura difensiva realizzata per difendere il paese, posto in una posizione strategica, dagli attacchi dei nemici.
ALTRO DA VEDERE:
Palazzo Lecce, Palazzo Spirito, oggi Voto.
MANIFESTAZIONI:
Sagra del fusillo al tegamino - luglio
Festa dei Fagioli e della Pizza- giugno
Festa Contadina
Fiera di Sant’Antonio - agosto
Ascesa all’eremo/Festa di San Mango - agosto
Falò dell’Immacolata - dicembre
Presepio vivente nel centro storico - dicembre
Rappresentazione Via Crucis Vivente

Castiglione del Genovesi

COME ARRIVARE DA SAN MANGO:
IN AUTO: percorso più veloce tramite SP105 per 4,5 km
IN AUTOBUS: il Comune è collegato a Battipaglia dai pullman di linea della SITA
COSA VISITARE:
Oltre alla Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, alla chiesa di San Bernardino, alla Chiesa del SS. Rosario, al Convento di San Francesco, alla Cappella di San Vito e all’Abbazia di Santa Maria Tubenna, sono da visitare il monumento al filosofo Antonio Genovesi, posto in piazza Umberto I e la casa natale del Genovesi, ubicata nel centro storico, alla Via Genovesi. Innumerevoli e verdissimi sono inoltre i boschi, i castagneti e le sorgenti attraverso i quali è rilassante e inebriante effettuare lunghe passeggiate, soprattutto durante la stagione estiva. La “Fontana di Mastrocampo” è la più famosa delle sorgenti di Castiglione, è situata a circa due chilometri dal centro abitato, è incastonata nel verde della lussureggiante campagna. Per gli appassionati di trekking, vi è un bellissimo percorso sul monte Visciglieta che, passando per Tubenna, porta al “Pozzo di Venere”, voragine naturale probabilmente usata nei tempi antichi come rifugio e forse, addirittura, come via di collegamento, attraverso cunicoli sotterranei, con i paesi sottostanti. Altra interessante località da visitare è la sommità del “Monte Monna”, a 1.198 m s.l.m., su cui è stata innalzata una croce ai piedi della quale, annualmente, viene celebrata una Santa Messa alla presenza di numerosi fedeli.
ALTRO DA VEDERE:
Costruito nel 1600 accoglieva la biblioteca in cui studiò Antonio Genovesi. Depredato degli oggetti sacri e dell’altare in legno a seguito del terremoto del 1980 che danneggiò il complesso irrimediabilmente, è interessante ammirare i porticati e il chiostro con la centrale cisterna munita di impianto idrico a caduta. Bella la scala a chiocciola in pietra lavorata, le nicchie e i cunicoli scavati. Davanti un ampio piazzale. Si trova sul Corso Vittorio Emanuele.
MANIFESTAZIONI:
Ferragosto Castiglionese - agosto
Due Giorni Città Castiglione
Festività di San Michele Arcangelo
Festività della Madonna di Tubenna - martedì in albis
Presepe per contrade - dal 23 dicembre al 06 gennaio
Via Crucis - venerdì Santo

San Cipriano Picentino

Distanza da Castiglione dei Genovesi 3,1 km – tempo di percorrenza 6 minuti circa.
COME ARRIVARE DA GIFFONI SEI CASALI:
IN AUTO: Il percorso più veloce è la SP24c, per 3,1 km
IN AUTOBUS: il Comune è collegato a Salerno dai pullman di linea della SITA
COSA VISITARE:
Cappella Maria SS Immacolata Concezione

La chiesetta viene citata gia' in un documento che risale al 1309, ma nel corso dei secoli ha subito molti rifacimenti che hanno lasciato intatto solo l'impianto architettonico.

Dedicata all'Immacolata Concezione, molto venerata nella frazione, e' affidata a tutt'oggi all'Arciconfraternita ad essa dedicata, nata nel 1579.

Dal porticato si accede all'ambiente interno, coperto da un soffitto a cassettoni lignei, in cui si trova un altare murario, rivestito di grosse lastre di travertino colorato e ricco di stemmi arcivescovili.

Chiesa di S.Cipriano VM di Cartagine

La prima notizia relativa a questa chiesa risale al 1029, anno in cui il principe Guaimario, in un istrumento, divide i beni con i fratelli, citando un terreno arbustato con castagneto “que est super ecclesia sancti cipriani in loco venera”. Non si sa con certezza se a far costruire la chiesa sia stato lo stesso principe o suo padre. Nel 1338 è detta “ecclesia parrocchialis S.Cipriani”, tenuta in beneficio da Nicola Guarna da Salerno, e il 25 agosto del 1511, durante una visita pastorale, viene conferita la rettoria della chiesa parrocchiale.

Il sisma dell’80 ha notevolmente danneggiato la struttura della chiesa, per cui sono stati effettuati lavori di ristrutturazione, terminati solo da qualche anno, durante i quali sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici. Del resto, la chiesa madre sorge in linea agli scavi archeologici del borgo Pozzilli, attivi dal 1974, collocabili, secondo gli archeologi, tra il II e VII sec. Dopo Cristo. Attualmente, una parte degli scavi effettuati nella chiesa, sono visibili attraverso un pavimento di vetro, posto ai piedi dell’Altare Maggiore. Addossata alla chiesa, si erige la cappellina seicentesca (nella foto), dedicata a Maria SS. del Rosario e S.Giuseppe.

Chiesa di S.Eustachio

Per la Chiesa di S. Eustachio, la prima notizia risale al 1029, al documento di divisione dei beni fra Guaimario e i suoi fratelli, in cui si parla di un piccolo pezzo di terra a S. Eustachio, tenuto in fitto da un certo Sparano Maczatutto. Nel 1309 si ricorda la chiesa di S. Eustachio, nella Relazione delle Decime Pontificie. Nel 1563, la chiesa viene detta Parrocchia e il 16 maggio dello stesso anno è eretta la confraternita di S. Eustachio. La chiesa, posta a nord del piccolo centro di Vignale, sul monte Monna, è costruita con materiali locali, con l’ingresso in pietra arenaria, che introduce nella navata centrale, divisa dalle laterali da pilastri in arenaria bocciardata.

I rifacimenti e le ristrutturazioni della chiesa hanno lasciato poco della struttura originaria, di cui si hanno notizie grazie alla memoria popolare, che ricorda una cupola e un’abside semi-circolare, rifacimenti sei- settecenteschi della struttura originaria, fatta probabilmente di capriate lignee a vista. Accanto alla chiesa, l’alto campanile, a quattro piani, chiuso da un tamburo ottagonale per le due campane.

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo

La prima notizia riguardante la chiesa risale al 1309, con il rettore Guglielmo Capograsso e il cappellano Francesco. Il 12 marzo del 1509 fu concesso il permesso per costruire in essa una cappella “sub vocabolo S. Margheritae”, per la quale vi era un culto particolare, e nello stesso anno poco dopo vi fu l’istituzione della Confraternita dedicata a tale Santa Cristiana (ora del tutto scomparsa).

Chiesa di San Giovanni Battista

Le prime notizie sulla chiesa risalgono alle visite Pastorali del 1308-1310, e alla relazione delle decime pontificie del 1309, che riporta la chiesa di S. Giovanni, con cappellano don Gesualdo, mentre il rettore risultava essere l’abate Filippo Santomango, patrizio salernitano.

Nel 1567, a causa delle scarse rendite divise tra rettore e cappellano, il parroco Cesare de Golia, ottiene il decreto di incorporazione della rettoria e della cappellania.

Originariamente il fabbricato era una chiesa doppia, mentre ora possiede una sola navata grande, mentre la facciata conserva ancora i due portali in pietra di travertino locale datati 1615. All’interno un’acquasantiera a conchiglia in marmo, datata 1510, è testimonianza di grande rilievo, come i tre dipinti (La circoncisione di Cristo – Immacolata Concezione – Madonna del Rosario) di un certo pregio eseguiti probabilmente su commissione di persone del posto da importanti artisti, da qualche anno ritrovati dopo un precedente trafugamento, e riposti nel loro sito originario.

Chiesa di S. Maria della Concordia

Il convento viene fondato il 25 agosto del 1581, su un terreno offerto da Angela di Leone, di Vignale, grazie all’operosità e la generosità dei cittadini di Vignale e S. Cipriano. È inaugurato nel dicembre del 1582. Nel 1671 la struttura originaria, posta a metà tra strada tra i due centri, viene ampliata e pare che assuma emblematicamente il titolo di Madonna della Concordia”, con riferimento agli eterni “conflitti” fra gli abitanti di Vignale e quelli Sanciprianesi. Il 7 settembre 1815, il convento viene ceduto, in seguito a trattativa privata, al sindaco, che lo trasforma in casa colonica, e non sarà più riaperto.

Chiesa della Madonna del Carmine

Tre curve prima dell’ingresso nel capoluogo, sorge una cappellina dedicata alla Madonna del Carmelo, della cui storia non si sa molto e per questo la leggenda popolare ha lavorato molto.

Negli anni Trenta e Quaranta era meta di pellegrinaggi dai paesi limitrofi e fino a qualche decennio fa si svolgeva una Fiera nello spiazzo adiacente.

Chiesa S. Francesco da Paola o dell’Addolorata

Per volontà testamentaria del parroco Ottaviano d’Urso, viene eretto, nel 1631, il convento dei pp. Minimi di S. Francesco di Paola, accanto alla chiesa di S. Maria di Loreto, nella piazza del paese. Nel 1674, il 12 luglio, in seguito a bolla dell’arcivescovo Carafa, il convento e la chiesa sono occupati dai pp. Servi di Maria, che nel 1680 ampliano il convento, decorano con affreschi la chiesa e la dedicano a S. Maria dei Sette Dolori, conservando il titolo di S. Francesco di Paola.

Nel 1807, in seguito alle leggi napoleoniche, viene soppresso e la chiesa è affidata, per sua richiesta, al curato della parrocchia di S. Cipriano, essendo crollata la chiesa parrocchiale. Il 6 agosto del 1943 i pp. Servi di Maria ritornano a S. Cipriano ma dopo dodici anni, lasciano di nuovo il paese.
MANIFESTAZIONI:
Festa dell’agricoltura – Sagra dell’uva e del vino - settembre
Festa della pizza - luglio
Sagra della castagna - ottobre
Premio dell’emigrante dei Picentini - metà settembre

Comune di Giffoni Sei Casali

COME ARRIVARE DA CASTIGLIONE DEL GENOVESI:
IN AUTO: Il percorso più veloce è la SP24c per 10 km
IN AUTOBUS: il Comune è collegato a Salerno dai pullman di linea della SITA
COSA VISITARE:
Numerose le chiese da visitare, come la Chiesa del SS. Salvatore, del IX secolo, e quella di S. Maria delle Grazie, del XVI secolo. A Piazza Convento, sorge la Chiesa della Madonna del Paradiso, di forma quadrata e del 1170. Qui si conserva un dipinto della Madonna dal quale, nel 1480, sarebbe avvenuta una miracolosa lacrimazione asciugata con un fazzoletto di lino da Martino Giannattasio, notaio del luogo. La chiesa è dominata dalla mole del Convento dei Frati Serviti, fondato nei primi decenni del ‘400 e centro di cultura religiosa fra i più importanti del meridione.
Risale invece al 1500 la Chiesa della SS. Trinità, nella frazione di Capitignano, che conserva un portale in pietra scolpita con due volte raffiguranti due angeli.
A Giffoni Sei Casali meritano una visita anche i palazzi: su di una vecchia struttura medievale sorge Palazzo Fortunato che, nel 1500, fu ampliato, ricavandone una cappella dedicata a San Gennaro, nella quale si conservano importanti affreschi realizzati dal Russo. Il Palazzo Pennasilico risale al 1300 ed è stato spesso sottoposto a interventi di ricostruzione: al suo interno vi è una camera nella quale si possono ammirare due alcove con affreschi sulle volte e sulle pareti laterali. Ma l’edificio più antico del paese si ritiene essere Palazzo Cingolo, al cui interno sono interessanti gli affreschi dipinti sulle pareti della camera da letto raffiguranti San Salvatore, Sant’Anna, San Giuseppe e l’Immacolata Concezione.
ALTRO DA VEDERE:
Palazzi nobiliari de Robertis, de Pastina, Pennasilico Nobile; palazzina Neoclassica
MANIFESTAZIONI:
Rivive il borgo antico
Assise nazionale Città della Nocciola - ottobre
Festival of European Student Theatre
Parco Letterario Giambattista Basile “Lo cunto de li cunti”
Incontri letterari
Casali in bici
Presepe in famiglia e Rassegna delle Zampogne